Milano in comune - Sinistra e costituzione

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MILANO IN COMUNE -IL PROGRAMMA

La lista “Milano in Comune” non si accontenta del ruolo di onesti e scrupolosi outsider, ma ritiene di essere l’autentica innovazione amministrativa contrapposta all’apparente buon senso della grisaglia manageriale; non è più il tempo di sindaci buoni “amministratori di condominio”, ma di amministratori pubblici consapevoli della sfida planetaria che ogni zona del globo terraqueo è chiamata a declinare.

Noi siamo qui per:

  • una metropoli che esplicita i propri compiti in relazione alla sfida planetaria sul clima, e, quanto meno, agli impegni assunti negli accordi di Parigi del 2015 (COP 21); una città – e un’area metropolitana – è green se bianchi sono i polmoni dei suoi abitanti; proponiamo stanziamenti straordinari per la messa a norma del riscaldamento domestico e la non dispersione termica unitamente ad un nuovo piano della mobilità in area metropolitana con il titolo unico e la tariffa differenziata.
  • Una amministrazione comunale che fa della partecipazione attiva dei cittadini, dell’associazionismo un punto di qualità della propria politica e non una mera routine; partecipazione da estendere con poteri e fondi ai Municipi di zona, alla elezione diretta del Sindaco della città metropolitana, a forme certe di vigilanza della cittadinanza sul bilancio comunale e sulle aziende pubbliche attraverso un effettivo accesso agli atti amministrativi quale forma di garanzia ulteriore contro i processi corruttivi
  • Una città del lavoro e dei diritti sociali e sul lavoro, dove il lavoro pubblico e comunale non sia considerato un ostacolo ma una risorsa al servizio dei cittadini; una città ed una area metropolitana che attivi il salario sociale in assenza di reddito e di lavoro e dove il Sindaco, primo responsabile della salute pubblica, non volti le spalle e si disinteressi delle liste di attesa nella sanità pubblica.
  • Una Milano che non privatizzi le proprie aziende partecipate e le indirizzi a creare innovazione e lavoro: ATM, A2A, SEA, MM, CAP sono grandi centri di spesa pubblica e devono essere un modello di legalità, trasparenza e partecipazione del cittadino-utente. L’acqua di Milano (servizio idrico) deve tornare essere pubblica a tutti gli effetti.
  • Una città smart, non solo cablata e con wi-fi gratuito, ma con servizi a tutela della popolazione matura tramite accesso certificato da ISEE predisposto dal Comune; incremento in tempi certi dell’offerta di 2.000 appartamenti pubblici, azione finanziata cedendo al Governo la quota di Milano in Arexpo.
  • Una città che smetta di consumare suolo e governi il proprio territorio riconvertendo a edilizia pubblica l’inusato programmando il futuro di scali ferroviari e caserme in un ambizioso e organico “master plan”, affinché il prossimo PGT dia effettivo impulso alla rigenerazione urbana e nuova serenità e fiducia alla cittadinanza.
  • La città che invecchia declina. Urge programmare servizi e opportunità affinché Milano sia attrattiva per giovani e studenti, che li contenga non solo per il tempo della formazione ma offra loro spazi comunali di socializzazione, sostentamento, lavoro, e permetta loro di immaginarsi milanesi del futuro prossimo.

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