Milano in comune - Sinistra e costituzione

ARTICOLI 2020/3-4

Estratto dalla bozza di intervento ai sensi dell’art. 21 [coronavirus, impatti sul bilancio comunale]

CONSIGLIERE RIZZO: Grazie, Presidente. Io penso che si debba partire dalla positività del rapporto fra le istituzioni. Va bene l’unità anche in Parlamento sui provvedimenti. Va male – ma se ne pentirà – chi provoca, fa prevalere attacchi e critiche pretestuose in un momento come questo del nostro Paese.
Io direi che la priorità sia la tutela della salute. Questa non deve essere un’affermazione accanto ad altre, deve essere un postulato da cui far derivare tutte le altre considerazioni che si fanno. Il problema dell’informazione, allora, esiste. La comunicazione non può essere usata come strumento per propagandare delle tesi, ma per informare, dare certezze, dare una guida ai cittadini.
Mi permetto di ricordare che il sindaco è il responsabile primo della salute dei cittadini per legge. La sua parola conta e deve contare. Quando parla di salute in questi tempi, deve avere presente di parlare quasi ex cathedra ai suoi cittadini. Se questo costerà qualche rinuncia ad esternazioni, valutazioni e accenti personali, che pure legittimamente uno deve avere, è bene che lo faccia. Non credo sia saggio correre il rischio di messaggi che possono essere vissuti come contraddittori, per cui un giorno sembra di essere ultra-prudenti e iper-rigorosi e il giorno dopo che si debbano allentare le maglie.
Il Sindaco ha ascendente sui milanesi, è un bene che deve essere speso al meglio. In questo momento occorre mettere al centro il ruolo delle competenze, della scienza, della professionalità, il valore di medici, ricercatori e infermieri, la fiducia che bisogna avere in loro riferendosi alla generosità e allo spirito di sacrificio che hanno saputo mettere in campo e che ha dato loro un patrimonio di credibilità tra i cittadini, che sanno cogliere quanto valgono le parole di chi mette in gioco tutto se stesso quotidianamente per il bene collettivo.
Penso che sia rassicurante per i cittadini l’immagine di vedere seduti fianco a fianco chi deve decidere istituzionalmente e chi ha competenze e conoscenze scientifiche per indicare le vie migliori. Questo vale per il Sindaco e questo vale anche per Gallera e per gli altri dirigenti che non abbiamo potuto avere qui questa sera. Mi sento di proporre, allora, che il Sindaco chieda di avere i consigli di queste persone che sanno della materia ogni giorno – non so se sia il caso di costituire un comitato scientifico o qualcosa del genere – e che comunichi ogni giorno, con sobrietà ma con una certa solennità, la cronaca dalla giornata. Io vorrei, cioè, che ci fosse una parola e una interpretazione su questo terreno, poi i giornalisti fanno il loro mestiere, ma su questo bisogna essere molto decisi e determinati, parlare con una voce sola.
Faccio alcune proposte. Il Sindaco faccia pesare questo suo rappresentare la città. Se il direttore del Sacco dice che bisogna avere più risorse dedicate, più personale da addestrare per avere strutture per persone con infezioni lievi ma che non possono stare a casa – cito alcune frasi di una dichiarazione importante che letto oggi – noi come città e il Sindaco in primo luogo si faccia parte attiva, laddove si decide, per ottenerlo nei colloqui con la Regione e con il Governo. Nel breve, bisogna trovare risorse straordinarie, non nel nostro bilancio, per aiutare i meno garantiti perché la crisi economica, ha detto bene il Sindaco, la pagano sempre prima quelli che stanno più in basso, ma per questa crisi economica, chi la subisce di più, i meno garantiti, devono trovare una sorta di “cassa integrazione sociale” – uso questa espressione – che deve venire chiaramente dal Governo, non può venire dalle nostre risorse. Bisogna aiutare i più fragili e i più esposti pensando a misure straordinarie ancorché temporanee.
Si è detto sugli anziani, per ragioni di tempo taglio. Vorrei dire alcune cose sul futuro. Trasformiamo il male in bene. È l’occasione per vedere in tempo utile le fragilità strutturali del nostro sistema sanitario, le necessità di cambiamenti che devono essere fatti. Faccio solo questa riflessione: se fosse capitato da altre parti del Paese quello che è capitato qui, nella nostra regione, che cosa sarebbe accaduto? Servono più risorse, più rispetto e più attenzione. Bisogna ripensare anche il rapporto con il privato. Bene la disponibilità di oggi, ma bisogna sapere se le risorse pubbliche che facciamo arrivare al privato siano il modo migliore di impiegarle per l’interesse pubblico.
Voglio chiudere su questo perché noi siamo il Comune di Milano, siamo rispettati e dobbiamo avere coscienza del nostro ruolo. Voglio mandare da qui un pensiero affettuoso a chi sta soffrendo nelle “zone rosse” e ancora un grazie riconoscente al personale medico, paramedico e della Protezione civile per i sacrifici che stanno affrontando per il bene comune. […]


Le videoregistrazioni integrali delle sedute del Consiglio Comunale sono disponibili dal 4/9/2014 sulla pagina Video Assemblea del sito del Comune di Milano.