[…] Vorrei che studiassimo insieme la possibilità, per chi vuole, di partecipare a una manifestazione che c’è quest’oggi alle ore 18.00 davanti al consolato turco, perché credo che sia un sentimento che hanno molti. Dobbiamo trovare il modo di poter trovare il modo di poterci andare, compatibilmente con il nostro lavoro.
Volevo intervenire su una questione. Innanzitutto ringrazio il Segretario e la Segreteria Generale per avermi dato delle risposte per quanto riguarda il concorso dei dirigenti e le domande che avevo fatto. Tempestivamente mi sono arrivate dalle risposte che tuttavia devo giudicare non soddisfacenti.
Avevo richiesto di sapere quali erano i posti vuoti che dovevano essere occupati per il tramite del concorso per dirigenti che stiamo facendo, e questa risposta non l’ho avuta. Avevo chiesto la ricognizione dei luoghi che hanno promosso la creazione di questo bando. È chiaro che noi facciamo il bando e dopo la graduatoria la teniamo, ma presumo che per dire undici, dieci o nove abbiamo pensato a delle posizioni che non sono attualmente coperte con graduatorie che non ci sono. Avevo chiesto questa cosa semplicissima, cioè di sapere quali sono i luoghi e le posizioni per le quali stiamo facendo questo bando.
La seconda osservazione rispetto alle risposte che mi sono state date riguarda il fatto che ho trovato una risposta che francamente mi ha stupito. Probabilmente sono indietro ed ero fermo al fatto che la modalità attraverso la quale si individuano i dirigenti, se ci sono dei posti da coprire, è quella di fare dei bandi. Mi è stato detto che contemporaneamente a questo sono stati aperti tre bandi per ex articolo 110 per tre posizioni che devono essere previste. Nella risposta che mi è stata data è stato posto il problema dicendo la modalità prevalente per la quale si coprono alcune posizioni. Io ero fermo al fatto che, se ci sono delle posizioni vuote, si fa il concorso e solo se non si riesce a trovare le soluzioni che ci sono si ricorre all’articolo 110. Io sono da troppi anni qua dentro e so che il ricorso all’articolo 110 è uno strumento che non mette tutti sullo stesso piano, perché sembra pensato e realizzato per sistemare alcune persone. È difficile che io possa accettare di dire che questa è la normale attività per coprire alcuni incarichi che sono necessari.
A questo non mi posso rassegnare, anche perché ne ho viste troppe e non vorrei che il troppo che ho visto prima si ripeta, perché non sono tra quelli che, a seconda di chi governa, decide di promuovere o non promuovere delle battaglie che considera giuste. Su questo ringrazio nuovamente la Segreteria e la Direzione, che mi hanno dato queste risposte, però dovevo segnalare queste mie convinzioni che sono ferme.
Se mi si dice che non è così e cambio opinione, però per ora non mi pare che non possa essere così. Non voglio arrivare a delle forme che sono solo propagandistiche di nomi di persone che occupano questi incarichi, perché non è bello. Non è neanche bello che mi si dica che è la normale prassi per la quale si coprono determinati incarichi, che secondo me non è così.
Sempre nell’ambito dei concorsi, è accaduta un’altra cosa sgradevole che mi è stata segnalata. Io ogni tanto faccio il portavoce di esigenze che ci sono. Sul sito sono comparsi i nomi e il numero delle risposte prima che venisse pubblicato l’esito definitivo. Naturalmente quando qualcuno se n’è accorto la voce si è sparsa e quell’elenco è stato cancellato, e solo dopo è stata data la comunicazione ufficiale per quanto riguarda quelli che hanno superato le votazioni. Anche su questo credo che debbano essere messi tutti sullo stesso piano, non qualcuno che lo sa prima o dopo.
Siccome è una delle pochissime cose di cui ancora ci possiamo occupare, perché di tutto il resto se ne occupa la Giunta, sarò insistente su questa cosa dei dipendenti comunali e delle modalità di reclutamento perché mi pare che sia un bene, quello del lavoro, che dobbiamo tutelare per tutti allo stesso modo. […]
14/10/2019