Il Consiglio Comunale di Milano
preso atto con preoccupazione che
- dal 1 luglio sono scattati gli aumenti delle bollette per energia elettrica e gas, di circa il 10
% per la luce e del 15,3% per il gas;
- l’Arera –Autorità di Regolazione per Energia, Reti e Ambiente- ha comunicato che
l’incremento dei prezzi è dovuto al rilevante aumento delle quotazioni delle materie prime
e dalla crescita dei prezzi dei permessi di emissione di CO2;
- il Governo è intervenuto con una decretazione d’urgenza al fine di calmierare l’impatto
degli aumenti con la messa a disposizione una tantum di fondi per il solo trimestre luglio
settembre 2021;
- l’Unione Nazionale Consumatori ha stimato che l’aumento significherà per una famiglia
tipo, spendere su base annua, 56 euro in più per la luce e 158 euro per il gas;
- non sono previsti ribassi delle bollette in questione nei prossimi mesi;
evidenziato
come tale incremento sia riconducibile ad una logica meramente di mercato nazionale ed
internazionale, senza nessuna regolazione da parte del Governo e dell’autority capace di
incidere significativamente su bisogni e servizi essenziali come quelli di gas e luce;
sottolineato che
- parte degli aumenti, in particolar modo la crescita dei prezzi dei permessi di emissione di
CO2, pur rispondendo ad una logica di contrasto alle emissioni nocive e quindi di tutela
dell’ambiente, vengono tuttavia completamente scaricati sulla bolletta che, non essendo
ispirata a criteri di progressività, incide in maniera assai più consistente sulle classi sociali
più deboli;
- solo parte dei fondi reperiti dai permessi di emissione di CO2 sono utilizzati per politiche
a tutela dell’ambiente;
ricordato che
- sia prima sia durante la fase pandemica gli operatori e fornitori di energia hanno realizzato
fortissimi aumenti di utili, prontamente redistribuiti ai soci, e che solo in maniera marginale
questi utili abbiano inciso sul costo delle bollette energetiche;
- dall’avvio della parziale liberalizzazione del mercato dell’energia e del gas si stima un
aumento dei prezzi in bolletta del 70% per il gas e del 40% per l’energia elettrica;
- in bolletta è inserita anche l’imposizione IVA, al 10% per le utenze domestiche, non
configurandosi quindi per il regolatore e per il legislatore un bene primario il costo
dell’energia e del gas;
evidenziato prioritariamente
che il pesante aumento dei prezzi in bolletta di luce e gas va a inserirsi in una già pesantissima
situazione sociale ed economica del nostro paese, dovuta agli effetti della prolungata fase
pandemica, e va a sommarsi allo sblocco dei licenziamenti e dal futuro sblocco degli sfratti;