[…] CONSIGLIERE RIZZO: Grazie, Presidente. Io volevo portare all’attenzione del Consiglio nuovamente la questione in particolare del Pio Albergo Trivulzio. Prendo questo esempio per il suo valore simbolo e storico. Sulla vicenda del Trivulzio abbiamo sentito e letto molte cose, anche confliggenti. In un posto in cui si opera in condizioni difficili e drammatiche, possono sovrapporsi sensibilità diverse, è un dato di fatto; possono anche emergere ruggini, scontri sindacali, sociali, professionali. Di tutto questo bisogna tenere conto.
Io ho ascoltato opzioni di diversa provenienza, tuttavia un primo punto che voglio fissare è che in tutti ho colto abnegazione, spirito di sacrificio, affetto per i pazienti, anche se poi le conclusioni possono essere diverse. Allora vorrei ricordare e dire che noi dobbiamo, come rappresentanti della città, inviare ancora una volta un grande ringraziamento e apprezzamento per il lavoro che viene fatto nelle RSA, compreso il Pio Albergo Trivulzio.
Al Trivulzio noi siamo parte della gestione in forme specifiche, ma anche e soprattutto, credo, rappresentanti dei cittadini, in qualche modo dei tutori morali, dei difensori civici degli ospiti, delle famiglie, del bene della città. Io credo che questo secondo compito noi non lo possiamo abbandonare. Io non vorrei che il Comune apparisse assente e insensibile al grido di dolore che si rinnova e continua – scusatemi questa espressione – che viene da quel luogo. C’è un comitato, certo che c’è un comitato, ma chi se non il Comune deve essere il “supercomitato” che difende i suoi cittadini più fragili, che raccoglie la richiesta di interesse e di giustizia, che impari dagli errori se errori ci sono stati, che cambi le regole, se delle regole hanno portato a quello che abbiamo visto, che garantiscano un futuro più sicuro?
L’ho detto altre volte e lo ripeto: io non condivido l’atteggiamento di guardare al microscopio la suddivisione delle diverse competenze – tocca a te, tocca a me, tocca alla Regione, tocca all’ATS, tocca al Comune – se questo diventa un alibi per vedere e non fare nulla. E vengo a una questione specifica sul Trivulzio. Abbiamo visto che da un po’ di giorni a questa parte a nome del Trivulzio parla prevalentemente il professor Fabrizio Pregliasco. È una persona autorevole, esperto del settore, spesso e volentieri è sui media, quindi è credibile agli occhi dei cittadini, perciò ho pensato e penso che un esperto che inizi a far migliorare la situazione è certo una buona cosa. Senza dirlo, al Trivulzio è successo che abbiamo in qualche modo sostanzialmente determinato un neo commissario che si occupa del Trivulzio stesso. Al di là della curiosità di un neo commissario che mi risulta scelto da quello che dovrebbe essere commissariato, mi sono posto il problema se realmente le cose stanno così. Ho letto il documento di incarico al professor Pregliasco. Io credo che sia molto istruttivo, lo dovrebbero leggere tutti. È una sorta di incarico di un consulente di parte. Viene scelto a seguito delle verifiche ispettive disposte dal Ministero della Salute. Il Comune è stato avvertito di questa scelta? Ho chiesto e parrebbe di no, cioè gli altri rappresentanti non ne sapevano nulla. Il Comune condivide questa scelta? Mi auguro di no, ma vorrei saperlo.
Io penso e chiedo che il Comune proponga e assicuri ai cittadini un rappresentante che sia in una posizione di terzietà, di autorevolezza, di una scienza al servizio di tutti. Gli avvocati sono giustamente di parte, ma in questi frangenti gli esperti e gli scienziati devono essere garanti dell’interesse collettivo, devono esserlo e devono apparire soprattutto così. È bene che il Comune batta un colpo su questa questione – sembra che non lo tocchi, che non lo riguardi – e faccia sentire agli ospiti, ai familiari, ai lavoratori del PAT che ruolo vuole svolgere.
Un’altra cosa volevo dire, che ci sia risparmiata qualche perla comunicativa del tipo “l’indice di mortalità al Trivulzio è stato in sintonia con quello dei numeri della città” cioè quasi a dire: in fondo non è che è successo qualcosa di più grave di quello che è successo in città. Io ringrazio il Comune, ho avuto questi dati. Le cose non stanno così, al Trivulzio la mortalità è stata molto ma molto più alta della gravità della nostra situazione. I dati di oggi sono drammatici: noi abbiamo avuto, nel raffronto tra il periodo gennaio – fine aprile per quanto riguarda la nostra città, un incremento di deceduti del 40 per cento, al Trivulzio supera il 60 per cento. Grazie.
Le videoregistrazioni integrali delle sedute del Consiglio Comunale sono disponibili dal 4/9/2014 sulla pagina Video Assemblea del sito del Comune di Milano.