Milano in comune - Sinistra e costituzione

ARTICOLI 2020/5-6

Stralcio della bozza del verbale della seduta del Consiglio Comunale [RSA, Pio Albergo Trivulzio, OdG di Basilio Rizzo]

Come si evince dal verbale, viene approvato il seguente Ordine del Giorno proposto dal consigliere Basilio Rizzo di Milano in Comune:
Link TESTO DELL’ORDINE DEL GIORNO
CONSIGLIERE RIZZO: Grazie Presidente. Volevo partire da un senso di amarezza per questa discussione. Ho pensato a questa riunione, che facciamo quest’oggi, come un momento nel quale chi ha la responsabilità, sente forte la responsabilità di essere dalla parte dei suoi concittadini, faceva una sorta di operazione di riconoscimento, di scuse quasi, nei confronti di una parte della nostra popolazione, cioè gli anziani, in particolare quelli che sono stati ospiti all’interno delle RSA, e i loro familiari, di una tragedia drammatica che li ha colpiti, quindi ha colpito tutta la città, che si scusasse il fatto che si era fatto tutto quello che era necessario per impedire che ciò accadesse e contemporaneamente schierarsi nel nostro Consiglio comunale.
L’ordine del giorno che ho scritto, l’ho scritto perché si sappia, vorrei che da questa nostra riunione emergesse il fatto che siamo vicini, in primo luogo, a tutti quei parenti, figli, nipoti, dei tanti morti nelle nostre strutture per anziani, vicino agli altri anziani che ci sono e vivono, quelli che ne hanno consapevolezza, il dramma di essere stati magari non soggettivamente voluto, ma di essere stati sacrificati sia dal virus che li colpisce con maggiore serenità rispetto ad altri, ma anche per scelte che sono state fatte che hanno, in qualche modo, drammaticamente posto il problema morale e qualcuno potesse avere almeno cura a dirlo. Metto così, per non dire cose ancora più gravi.
Se è così, dico che vorrei che il Consiglio comunale di questa sera si concludesse con il dire che tutti coloro i quali hanno preso in mano la bandiera del tutelare i loro anziani, devono sentire che il Consiglio comunale sta dalla loro parte, che Milano sta dalla loro parte, li sorregge. Non si tratta di trovare responsabilità, non tocca a noi. Ci saranno i magistrati, ci saranno le inchieste varie, le Commissioni di Inchiesta che sono state viste, ci sarà il Governo che ha mandato i propri rappresentanti all’interno di queste strutture, ma dire che sentiamo come nostro problema, come nostra responsabilità di dire che dobbiamo fare chiarezza, la dobbiamo fare fino in fondo, torna il conflitto tra le due istituzioni. I cittadini sono molto più svegli di quello che pensiamo noi, sanno riconoscere la gerarchia delle responsabilità, ma sentire che noi viviamo il loro dramma e vogliamo reagire e trovare delle soluzioni.
Devo dire che nella relazione di oggi, e questo è un aspetto di tristezza e di amarezza.
L’assessore Rabaiotti, oggi, ci ha dato con lucido amore della verità, che non è che quello che è accaduto alla RSA Ferrari sia molto distante da quello che è accaduto in altri luoghi, cioè, anche di fronte a questo, sento profondo il fatto che diciamo che vogliamo sapere fino in fondo come sono andate le cose, non per prevedere uno scontro tra gli uni e gli altri, ma per vedere quali soluzioni si dovranno affrontare. Possiamo dire, forte e chiaro, che non deve succedere che un medico debba decidere chi salvare? E che la nostra responsabilità, se ce n’è una nella nostra Regione, è la nostra sanità nella nostra Regione, è che hanno messo i medici in questa condizione perché non esisteva la medicina di base in grado di far fronte a questo tsunami. Questo tsunami è stato reso drammatico dal fatto, se mi permettete la trasposizione, dal fatto che le case che lo affrontavano erano fatte di materiale non all’altezza della situazione per resistere, la nostra sanità non era pronta per la sua struttura, non per la responsabilità di Gallera, piuttosto che di un altro, ma per il modo com’è stata costruita la sanità della nostra Regione non è stata in grado di far fronte e di resistere meglio allo tsunami. È su questo che dovremmo impostare la nostra direzione.
Poi, ci sono i casi specifici. Siccome il tempo è poco l’opinione pubblica ha scelto come fatto simbolico quello del Pio Albergo Trivulzio, stanno cercando di farci capire, di intendere, che la percentuale di morti delle strutture, delle RSA, è allo stesso livello di quello che accadeva fuori, cosa che non ci crede nessuno, ma non ha bisogno neanche di crederlo perché una volta che abbiamo appurato che il Coronavirus colpisce di più gli anziani che non quelli in età diversa, è scontato che ci sia un po’ di più di morti nelle RSA, rispetto che nel resto della città, ma presi da questa volontà di nascondere, di cancellare tutto, di dare delle immagini diverse rispetto alla realtà, tentano di farci credere che i morti delle RSA sono minori a quelli che sono morti nel resto della città. Vi sembra che si possa credere una cosa del genere? I numeri hanno una tragica forza, basta fare i conti, eppure anche oggi è stato ripetuto questo concetto.
Come facciamo, di fronte a una realtà di questo genere? Come facciamo, di fronte alla realtà che qualcuno invece di affrontarsi la sua responsabilità, l’ho già detto in Consiglio, ha pensato di prendere uno scienziato e di farlo front man della sua difesa della gestione della sua azienda, assumendolo il 7 aprile, subito dopo che il Ministero della Salute aveva mandato i suoi agenti per vedere come la situazione c’era il Trivulzio. Come facciamo a tacere su questa cosa del Trivulzio?
L’assessore Rabaiotti ha spiegato, tecnicamente, in modo preciso, come stanno dal punto di vista giuridico le regole. Pensate che non conti il fatto che il Sindaco dica, a un certo punto: se sono sbagliate le regole, lavoriamo per cambiare le regole, ma intanto, chi attraverso queste regole ha provocato la tragedia che c’è al Trivulzio, indipendentemente dalle persone, ma dal sistema e da chi rappresentava questo sistema, se ne deve andare. È possibile che tacciamo ancora di fronte a questo? È questo quello che io critico in noi, come Comune. Noi abbiamo tre rappresentanti, però i tre rappresentanti possono solo dare i Consigli, quello che comanda è il direttore generale e, di fronte a quello che è successo, diventiamo quelli che difendono la lettera della legge e non facciamo un’azione politica amministrativa e giuridica, stravolgiamo questa situazione.
Si dimettano i nostri rappresentanti, se ne vadano se pensano che sia giusto così, perché non può essere accettata una situazione di questa natura. Non sento quest’afflato, permettetemi di dirlo, nella nostra discussione e penso che sia profondamente sbagliato. Entriamo in sintonia con il sentire e con i sentimenti della gente che di fronte ai suoi morti chiede delle cose diverse rispetto da quelle di rimpallarci le responsabilità e di non fare fino in fondo qualcosa che superi la situazione. Ne prenda atto, pianga i morti, riconosca a chi ha lavorato all’interno di queste situazioni tutto il valore del lavoro che è stato fatto, indipendentemente dal fatto di come la pensi.
[…] So che all’interno del Pio Albergo Trivulzio, ci sono dei medici e degli infermieri che pensano di aver fatto tutto il possibile. Voglio che la città riconosca, anche a quelli che la pensano così, si tolga il cappello di fronte ai sacrifici, gli sforzi, i rischi che si sono affrontati per fare al meglio. Non lo metto in discussione questo, metto in discussione il sistema che ha provocato che questa situazione veda troppi morti all’interno delle strutture delle RSA, ed è questo quello che dobbiamo fare questa sera. Grazie.
[…]
Non vorrei abusare della pazienza dei colleghi visto che il testo è abbastanza chiaro. Il senso è quello dell’intervento che ho fatto: chiedo di partire per un lavoro verso la costituzione di un ufficio del Garante delle persone anziane, della loro dignità, della loro salute e del loro benessere, come struttura dell’Amministrazione comunale (ne abbiamo tanti di garanti e questo mi sembra doveroso in questa vicenda), e al secondo punto, sul Pio Albergo Trivulzio, c’è una proposta dell’assunzione da parte del Sindaco di una responsabilità per risolvere questa situazione.
Il testo è chiaro. Aspetto il parere dell’Assessore, ma non voglio approfittare di altro tempo.
[…]

CONSIGLIERE RIZZO: Io sarò rapissimo. Condivido molto l’intervento della Prefettura, cioè di dare la priorità… di pensare a questi volontari nei parchi, di limitarli ai parchi. La seconda questione è che proprio perché li limitiamo ai parchi, io chiederei che sia chiaro che la priorità si dà alle Guardie ecologiche volontarie nel reclutamento, diciamo, tra virgolette, di questi operatori. E poi, se è necessario fare un emendamento – non so se la mozione… – lo facciamo, lo propongo, e cioè che tra le associazioni che possono svolgere questa funzione (che non è di dare sanzioni, ma di convincere), trattandosi di parchi, le prime associazioni alle quali ci si dovrebbe rivolgere, con tutto il rispetto che io ho per le Forze dell’ordine, dovrebbero essere le associazioni ambientaliste. In un parco di Italia Nostra è meglio che questa funzione la svolgano dei componenti dell’associazione di Italia Nostra. Apprezzo molto il Prefetto che mi pare dica: attenzione, non è creiamo una sorta di (…) da tutte le parti, in tutti i luoghi mettiamo questi ex servitori dello Stato ad avere funzioni (…) con la loro funzione, adesso li impieghiamo dappertutto. Se è sui parchi: punto uno, priorità alle Guardie ecologiche volontarie, che sono adatte a questa funzione; secondo, prevedere fra quelli che potrebbero essere coinvolti in questa attività le associazioni ambientaliste. Grazie.
[…]
CONSIGLIERE RIZZO: Ma tutta questa attività è a pagamento o è gratuita? Perché altrimenti stiamo mescolando cose diverse perché i dipendenti di Milano Ristorazione, se li mandiamo lì, li dobbiamo mandare a pagamento sennò avremmo fatto inutilmente l’operazione che abbiamo fatto, quindi voglio capire. Se è gratuita, mandiamo chiunque, anche se prevalentemente quelli delle associazioni. Chiariamo bene questo aspetto però, perché altrimenti…
[…]


Le videoregistrazioni integrali delle sedute del Consiglio Comunale sono disponibili dal 4/9/2014 sulla pagina Link Video Assemblea del sito del Comune di Milano.