Milano in comune - Sinistra e costituzione

AMBIENTE

Stralcio della bozza di intervento di Basilio Rizzo [Garante del Verde]

[Il dibattito è stato un po’ complicato e gli stralci qui pubblicati possono non risultare soddisfacenti. Per conoscere l’intero svolgimento del dibattito si suggerisce di utilizzare il collegamento alle registrazioni disponibile in calce]

Risparmierei la telecamera perché ho appena appreso che produciamo molta anidride carbonica con le immagini, quindi, se si sente lo stesso, mi sembra che si possa andare avanti anche così.
Volevo affrontare due questioni che sono state trattate dai colleghi, per cui posso essere molto rapido. Sulla questione dello stadio, spero che si sia riusciti a evitare che ci sia il prevalere di considerazioni di tipo immobiliare sulle considerazioni di rispetto della città e dei valori culturali e storici della stessa attraverso un ripensamento serio sul progetto del nuovo stadio e un articolo che oggi ho visto sulla stampa mi conforta in qualche modo in questa convinzione, però devo rammaricarmi del fatto che il Consiglio arrivi sempre, sempre, troppo tardi!
Da quanto tempo chiediamo una discussione in Commissione su questo argomento e non siamo ancora riusciti a ottenerla? Presidente, è un modo di svilire il ruolo del Consiglio se non lo si fa discutere delle questioni che toccano la vita della città. Io vorrei sapere qual é l’ostacolo a fare la discussione in Commissione e la stessa cosa vale per quanto attiene la vicenda di via Pirelli sulla quale anche qui vorrei dire la mia. A me piacerebbe dirla in Commissione.
Io penso che non sia sfuggito a nessuno che la proprietà immobiliare convochi in pompa magna una conferenza stampa e poi, addirittura (non so se è capitato anche a voi, ma io ringrazio di avermi dato questo messaggio), ha distribuito la rassegna stampa dell’esito di questa conferenza a tutti i Consiglieri per poter vedere quanto si è discusso su questo tema. Tuttavia, si è discusso senza un Consiglio perché abbiamo spostato in là la nostra Commissione e perché non c’è stata la sensibilità da parte della proprietà immobiliare di attendere che il Consiglio si pronunciasse.
Se noi non rafforziamo il ruolo comunicativo del Consiglio, ci troveremo nella condizione per cui continuiamo ad avere una situazione nella quale il Consiglio non conta e non può svolgere la sua funzione e il potere di queste figure presenti nella nostra città viene estremamente rafforzato, quindi auspico che si possa discutere all’interno delle nostre istituzioni.
L’ultima cosa che volevo dire (ma ne discuteremo quando parleremo degli ordini del giorno) è che dobbiamo affrontare il problema della salute dei cittadini perché la questione dei vaccini non può essere ancora una volta non discussa nel nostro Consiglio Comunale. […]

[Il consigliere Monguzzi esprime le proprie perplessità per una figura a suo parere non abbastanza indipendente dalle scelte della Giunta]

[…] Non voglio iscrivermi al registro degli incontentabili; penso anche, dal punto di vista politico e istituzionale, di dovere ringraziare l’Assessore Maran perché, ancorché in ritardo, ma fa parte dei nostri tempi della politica, ha portato alla discussione del Consiglio un provvedimento che io ho ritenuto, insieme ad altri che l’hanno votato, importante proprio per far funzionare meglio questo settore. Abbiamo bisogno di una figura terza. Sono assolutamente d’accordo, ma anche l’Assessore l’ha detto.
Nella proposizione del Regolamento mi sono permesso di presentare due emendamenti che accentuano questa caratteristica. Per esempio io non ho potuto partecipare alla Commissione, ho sentito il collega Monguzzi, ci siamo anche parlati e ha detto che sarebbe bene che lo eleggesse il Consiglio; io ho sempre questa convinzione, cioè che se il Sindaco viene chiamato alla sua funzione di sindaco è spesso più attento alle posizioni delle opposizioni, di chi la pensa diversamente dalla maggioranza, di quanto non lo sia una maggioranza che vota in Consiglio secondo le direttive della maggioranza stessa. Non parlo di questo sindaco, ma di qualunque sindaco, di qualunque maggioranza e di qualunque giunta; quando il sindaco è chiamato a dire che deve nominare qualcuno in rappresentanza della città è più sereno e più forte – l’ho detto anche mutatis mutandis quando si tratta di dire che gli Ambrogini sarebbe bene che li desse il Sindaco – sente questa carica e opera di conseguenza.
Un garante votato a maggioranza dalla maggioranza contro l’opposizione penso che abbia meno libertà di un garante nominato dal Sindaco, che sente la responsabilità di tener conto di quello che pensa anche l’opposizione. Questa è la prima considerazione. La seconda: in un organismo come questo conta la capacità, la figura, la responsabilità, l’autorevolezza, il prestigio di chi viene nominato come garante che si prende più poteri anche di quelli che gli vengono dati proprio in nome della sua autorevolezza. Un buon insegnante, se è bravo, fa funzionare le cose, se è un cattivo insegnante, anche se nominato con le regole migliori, assunzioni, concorsi, eccetera, non è un buon insegnante. Anche da questo punto di vista io porrei l’attenzione su questo, cioè che chi fa fare il garante sgomiti e si prenda, se necessario, qualche posizione in più rispetto a quella che aveva.
Sono d’accordo con l’Assessore Maran quando dice che spesso è importante avere qualcuno che oggettivizzi le cose. Quando io penso al garante del suolo penso alle decine di volte nelle quali l’Assessore Maran dice che abbiamo diminuito il consumo del suolo e uno di noi risponde che l’ha diminuito rispetto a quello che poteva aumentare, mentre se c’è una persona che può dire che prima c’erano dei metri quadri coperti e adesso ce ne sono altri, e nella mia proposta c’era scritto di fare come abbiamo fatto per le case popolari, cioè un luogo nel quale a ogni provvedimento si dà la risposta oggettivata che questo provvedimento comporta 200 metri in più di terreno che era prima verde e adesso viene costruito, questa cosa è oggettiva se c’è qualcuno che garantisce. Io lo vedo in questa chiave e penso che si possa lavorare su questo per garantire la sua terzietà, la sua responsabilità e i risultati che possono essere raggiunti.
Anche io penso al garante come una sorta di difensore civico della città sul terreno del verde, ed è giusto che possa avere uno sportello al quale i cittadini si rivolgono ed è giusto che talvolta abbia una posizione diversa, altra. Ha ragione l’Assessore quando dice che bisognerà trovare anche delle soluzioni; magari continueremo a essere scontenti per le decisioni che verranno prese, ma almeno mette in bando qualcosa di importante e di qualcosa in più, che non c’era e che adesso forse, dopo che l’abbiamo approvato, ci sarà al servizio della città.
Io vorrei che venisse nominato in questa legislatura; non vorrei che fosse un oggetto di campagna elettorale. Lo votiamo se siamo convinti se è giusto e lo mettiamo a lavorare da subito. Perché dobbiamo aspettare la prossima giunta? Non è necessario che sia rappresentativo di una giunta, ma è necessario essere la rappresentanza di cittadini ai quali una legislatura ha consegnato uno strumento che può essere utilizzato positivamente. Io non voterò a favore se non ho l’assicurazione che venga (…). Magari lo mettiamo come etichetta e poi non lo facciamo. Lo dobbiamo fare e poi se arriverà qualcuno e lo vorrà lo cancellerà, ma intanto il segno viene dato di un risultato che è stato proposto e raggiunto.

[…]

Dissento profondamente da quest’interpretazione. Questo Garante che poteri ha, nessuno? Se non ha il diritto di chiedere del materiale, delle informazioni e così via, deve chiedere a un Consigliere che gli chieda per lui il materiale sul quale si deve pronunciare? Sembra una follia.
Non dico di dare gli stessi, ho detto “analogo”. Perché l’Amministrazione non deve decidere che su alcuni atti che riguardano, ovviamente, le competenze del Garante, altrimenti non avrebbe senso, per le competenze del Garante deve sapere tutto quello che è in discussione all’interno dell’Amministrazione comunale.
Capisco forse in punto di diritto quello che dice il nostro Segretario Generale, ma allora vuol dire che è una funzione davvero che non serve. Se posso precludere al Garante del verde la conoscenza di alcune proposte che vengono fatte da parte di qualcuno che riguarda il verde e il consumo di suolo, cosa lo nomino a fare?
Francamente, invito a ripensarci su questa cosa. Una cosa è violare delle regole di privacy, diventa pesante questo. Non mi riconosco più nella figura del Garante, se lavoriamo su questo. […]

[Si svolge un dibattito di dettaglio sui vari aspetti della mozione]

[…] L’ho detto nel mio intervento, volevo con degli strumenti emendativi, caratterizzare la terzietà dell’ufficio del Garante e ho detto: chiedo di sostituire, dove c’è scritto che è presso il Gabinetto del Sindaco, all’ufficio del Garante devono essere dati spazi, risorse umane e dotazioni di Bilancio adeguate allo svolgimento dei compiti assegnati. Proprio per sottolineare la sua terzietà, non può essere legato a un ufficio al quale può entrare in qualche modo in conflitto, nel senso nobile del termine, non di scontro. Penso sia giusto che venga strutturato presso la Presidenza del Consiglio comunale, sennò si troverebbe nella situazione che lo stesso ufficio controlla un ufficio che vuole eventualmente chiedergli dei chiarimenti.
Prego i colleghi di leggerlo con questa chiave, cioè, sceglie il Sindaco, però da quel momento in poi il Garante ha una sua autonomia, e proprio a sottolineare quest’autonomia di lavoro, di svolgimento dell’attività e addirittura di collocazione, non può dipendere quelli uffici, da quelli Assessorati dei quali intende mettere in discussione il lavoro. Deve essere autonomo ed il posto giusto è quello della Presidenza del Consiglio comunale. […]


Le videoregistrazioni integrali delle sedute del Consiglio Comunale sono disponibili dal 4/9/2014 sulla pagina Link Video Assemblea del sito del Comune di Milano.