IL PROBLEMA DEL NON VOTO

Il genere, ci si concentra del confronto dei risultati basati sui voti validi ottenuti da vari partiti. Ciò poteva avere senso nella Prima Repubblica in cui la partecipazione al voto, specie al Nord e al Centro, era dell’ordine dell’80% con punte che superavano il 90%.

Oggi è tutto diverso, anche se in genere l’argomento è evitato: la competizione fra i partiti sembra interessare solo la metà dell’elettorato potenziale.

Nel grafico seguente, si confrontano le varie manifestazioni di non voto come se fossero formazioni politiche, in confronto con le coalizioni di Centro Destra, Centro Sinistra e di Milano in Comune. La base di calcolo, ovviamente, non sono più i voti validi, come si fa normalmente, ma l’intero corpo elettorale.
In marrone è la percentuale di chi non si reca neppure in cabina. In bianco, le schede bianche; in nero, le schede non valide. La somma delle percentuali è minore di 100 perché sono stati trascurati gli altri partiti minori. La crisi della democrazia rappresentativa è evidente. Si noti che nel Municipio 7 ci deve essere stata una campagna piuttosto forte per votare scheda bianca (qualcuno si ricorda a quale proposito?).


 
 

VOTO COMUNALE A DUE TURNI E VOTO MUNICIPALE A TURNO UNICO: QUALI CONSEGUENZE?

Nei grafici seguenti (basati sulle percentuali usuali sui voti validi, non quelle “assolute” del grafico precedente) si confrontano, Municipio per Municipio, le percentuali di voto ottenute per il Consiglio Comunale (colonna di sinistra) con quelle per il Municipio (colonna di destra). Si faccia attenzione alla scala in ordinata (asse Y, sul lato sinistro) che varia da grafico a grafico.

Le due coalizioni maggiori, Centro Sinistra e Centro Destra, sembrano risentire poco della differenza fra i due sistemi di voto, anche se il CD riesce leggermente meglio nei Municipi del CS:

Il Movimento 5 Stelle sembra trovarsi meglio nei Municipi:

Milano in Comune subisce uno svantaggio nei Municipi, e Sinistra per Milano un netto vantaggio, ma non sembra che ciò corrisponda a un travaso diretto di voti ma a dinamiche più complicate (forse Sinistra per Milano è percepita più come una “Sinistra del PD esterna al PD” che come concorrente diretta di Milano in comune):

In questo grafico si mostra come cambiano i rapporti sommando il voti del Partito Comunista del Lavoratori a quelli di Milano in comune. Il Partito Comunista del Lavoratori si è presentato per il Consiglio Comunale ma solo nel Municipio 3 fra i Municipi:

Indirizzo di questa pagina: https://milanoincomune.it/home/2016-elezioni-comunali-e-municipali-grafici-e-questioni/

3/2021 – GT