Via Cavriana è una zona ricca di storia, oggi in profonda trasformazione per l’arrivo della metro e per l’apertura della nuova stazione FS di Forlanini, ma anche per la sempre maggiore attenzione della cittadinanza, consapevole della sua funzione di raccordo tra la città e il Parco Forlanini e attiva nel recupero delle cascine storiche della zona con funzione sociale.
Sull’area, però, si sono risvegliati anche gli appetiti dei costruttori, stuzzicati dal fatto che vicino alla futura fermata della metro ci sono aree dismesse e/o edificabili. Nel PGT queste aree sono classificate come ambiti di rinnovamento urbano e di rigenerazione ambientale. Per noi, questo vuol dire riqualificazione delle aree abbandonate e incremento delle aree verdi, invertendo la tendenza a consumare suolo che abbiamo visto negli ultimi anni.
Invece, ci sono due mega-progetti immobiliari già pronti. Uno riguarda via Cavriana 15, dove è prevista la costruzione di un palazzo di otto piani al posto di un deposito di rottami (
Nuovo Appartamento Milano | Myline Milano | Lombardia), l’altro è relativo a via Cavriana 26, la c.d. Cascina Canavese, poi Crazy Jungle, abbandonata da anni, dove l’operatore vorrebbe costruire tre palazzi, e recuperare solo in parte la cascina (
Concept: Via Cavriana 26 – Milan – Studio Oggioni e Associati Engineering).
Perché costruire case prive di servizi, non in linea con il contesto, che provocherebbero un aumento di residenti con le relative esternalità negative? La zona deve essere ripensata sfruttando gli edifici esistenti e prevedendo funzioni diverse dal residenziale, come fatto con la vicina Cascina S. Ambrogio; le abitazioni possono essere ottenute recuperando gli immobili dismessi (ce ne sono molti in via Cavriana) e trasformando gli uffici (dopo la pandemia, cambieranno le esigenze e l’uso degli spazi). Le aree più vicine al parco potranno essere bonificate, depavimentate e aggiunte al verde esistente, considerato anche che parte di esse ricade nel piano di cintura urbana di competenza del Parco Agricolo Sud Milano.
Infine, le aree dove attualmente si trova il cantiere della M4 devono tornare a essere coltivate, come previsto dai relativi accordi stipulati all’epoca dal Comune.
Per questo ci opponiamo alle costruzioni così come pensate finora e proponiamo:
- Il recupero degli edifici esistenti in via Cavriana 26 e la loro destinazione a uso sociale; la depavimentazione e la destinazione a verde delle aree più vicine al parco,
- la riduzione delle volumetrie delle nuove costruzioni previste in via Cavriana 15, la costruzione di edifici in linea con quelli esistenti e la destinazione degli oneri al recupero e alla bonifica delle aree circostanti (es. quella all’angolo tra via Gatto e via Cavriana),
- il ripristino delle aree agricole una volta chiuso il cantiere della M4 (come già previsto dagli accordi in essere).
Questa è la nostra proposta per via Cavriana.
Che ne dite? Fateci avere i vostri commenti e le vostre proposte scrivendo a vogliamoancoracambiare@yahoo.com, li pubblicheremo su questa pagina in modo da aprire un piccolo dibattito sul tema.
Paolo Fumagalli e Francesco Murgia
Evidenziazione delle aree citate (in rosso) realizzata con QGIS con sfondo immagine aerea Bing (GT)
Immagine inclusa da: Concept: Via Cavriana 26 – Milan – Studio Oggioni e Associati Engineering