Milano in comune - Sinistra e costituzione
SEDUTA DEL CONSIGLIO COMUNALE DEL 21 LUGLIO 2016
Volevo intervenire su alcune questioni che giudico profondamente sbagliate.
Penso che siamo partiti con un piede sbagliato soprattutto nei rapporti con i lavoratori, per un verso e con i cittadini. A partire dalle nomine.
Parto dalla Segreteria Generale: io ho lavorato con la Dottoressa Petrocelli, ho lavorato molto bene e ne ho un giudizio molto positivo. Tuttavia, quando si è trattato di scegliere un nuovo Segretario Generale, sapendo che la dottoressa aveva un avviso di garanzia, e soprattutto che chi è Segretario Generale è anche responsabile dell’anticorruzione della Città, penso sia stata una sorta di sfida, non bene comprensibile, quella di nominarla egualmente in quell’incarico. Credo che questa scelta desse una lettura profondamente sbagliata.
Mi sono permesso di avvertire di questa cosa. La soluzione che è stata trovata (apro e chiudo una parentesi per una cosa personale dicendo che ho parlato direttamente con la Dottoressa Petrocelli domenica: non pugnalo alle spalle) penso sia stata una cosa profondamente sbagliata.
Perché il rimedio che è stato trovato, secondo il quale se c’è un altro atto della Magistratura allora viene meno tale nomina, credo sia ancora peggio.
Spero e voglio essere certo che la Dottoressa Petrocelli risolverà i suoi problemi con la giustizia e se ne tirerà fuori dal punto di vista giuridico.
Ho sempre detto che il problema non è costituito soltanto dai reati, il problema è che la politica deve fare delle sue considerazioni di opportunità.
L’idea secondo cui proponiamo – a tutore della legalità – qualcuno che ha già un problema, è un messaggio devastante, molto sbagliato, quasi dell’arroganza della politica che non vuole ammettere controlli.
È sbagliato anche in un altro aspetto. Io passo per giustizialista, cioè quello che delega alla giustizia la risoluzione di problemi. No, io voglio che sia la politica a risolvere i problemi.
Pensiamo che messaggio abbiamo dato: la nominiamo, però qualunque ulteriore passo che fa la Magistratura, la sostituiamo immediatamente.
Questo è giustizialismo, cioè delega della politica alle decisioni dei Magistrati. La scelta ha messo in difficoltà anche la persona perché se continuava a lavorare sembrava sempre sub iudice, e ha messo in difficoltà anche la Magistratura che doveva prendere degli atti sapendo, però, che quel suo atto avrebbe comportato, conseguenza non in un Comune qualsiasi, bensì nel Comune di Milano. E certo non è stata un bell’atto nei confronti della Segretaria Generale che c’era, che è stata sostituita dalla Dottoressa Petrocelli e che adesso, non come prima scelta ma come seconda scelta, torna in Comune.
Mi sembra che questo sia stato un ragionamento che si doveva pensare ancora prima di fare queste scelte.
Sul Capo di Gabinetto ho già detto: se ci sono delle procedure sbagliate dobbiamo intervenire per cambiare queste procedure. L’idea che si faccia un bando, una selezione, chiamiamola com’è, per il Direttore del Gabinetto del Sindaco, sapendo già che quel ruolo lo deve coprire la persona che abbiamo già scelto, è qualcosa che non funziona, è una farsa che deve essere sottratta alle nostre modalità operative.
Gli articoli 90*: nei confronti dei lavoratori che cos’è la questione che più fa apparire la “casta”?
Quando una persona ha un figlio che ha bisogno di un posto di lavoro… o ad uno studente che chiede…, io cosa devo rispondere da insegnante? Le dovevo dire “studia” oppure “aggregati a qualche parte politica perché poi il posto di lavoro lo trovi”?
Quando qualcuno si candida alle elezioni, non è eletto, ma poi viene nominato con l’articolo 90 e viene assunto all’interno dell’Amministrazione comunale è un bel messaggio che diamo della politica? Penso di no, penso che dobbiamo seguire una strada profondamente diversa.
L’ultima sul neo Direttore Generale. Sarà una bravissima persona, sono convintissimo è una bravissima persona. Però il Sindaco ci aveva detto che le cose le comunicava prima direttamente al Consiglio non tramite i giornali.
Oggi, sul Corriere della Sera, ho visto una descrizione del futuro Direttore Generale; poi ad alcuni colleghi della stampa ho detto che se la descrizione è quella data, la persona è ben individuabile… Non credo che ci siano molti dubbi su questo. Infatti non ho sbagliato, il nome.
Il problema è, sarà una bravissima persona, ma se uno va su internet la prima cosa che trova di questa persona che cos’è? È l’intervento alla Leopolda.
La politica che occupa incarichi amministrativi è una cosa sbagliata. L’avevamo nominata nel Consiglio di Amministrazione di SEA tre mesi fa, la spostiamo qua. Sarà bravissima ma è sbagliata l’idea che la politica, e alcune fazioni della politica, occupino spazi di direzione amministrativa. La separazione tra politica e amministrazione deve essere tutelata fino in fondo perché questo, altrimenti non fa lavorare bene i nostri Dirigenti e i nostri lavoratori.
*: assunzioni art. 90 legge 267/2000 (e successive modifiche) ovvero assunzioni dirette, senza concorso