Milano in comune - Sinistra e costituzione

ARTICOLI 2022/1-2

CARRARO: SIAMO A UN PUNTO FERMO?

Vedi anche: Link Municipio 5

Il 13 febbraio scorso è stato effettuato il primo incontro sullo sport in Municipio 5, convocato dall’Assessore del Municipio Elisabetta Genovese a seguito della richiesta presentata al Presidente di Municipio dalle società sportive di “Ritorno al Carraro”. Hanno partecipato l’Assessore comunale Martina Riva, il Presidente di Municipio Natale Carapellese e il dirigente del Comune Mario Almasio, che ha esposto la situazione del centro sportivo Carraro. Erano presenti inoltre molti dirigenti di società sportive.
Elisabetta Genovese ha introdotto l’incontro sottolineando che lo sport ha un ruolo centrale, che per lei è un luogo di condivisione; ha affermato che la condivisione caratterizzerà la sua azione amministrativa, che vuole collaborare con le associazioni delle quali incontrerà volentieri i dirigenti. Il Presidente di Municipio ha ringraziato l’Assessore Riva e i dirigenti per la presenza e ha confermato che intende procedere allo stesso modo dell’Assessore Elisabetta Genovese.

L’Assessore Riva ha voluto ascoltare prima i dirigenti sportivi, i quali hanno sottolineato le difficoltà che incontrano le società (ad eccezione per quelle che hanno in gestione strutture comunali da molti anni), in particolare nell’uso delle strutture scolastiche, sia per carenze strutturali sia per i costi. Tutti hanno messo in risalto il ruolo sociale dello sport.
L’Assessore Riva ha affermato che lo sport ha una importante funzione di presidio sociale sul territorio e, concordando con l’Assessore di Municipio, ha affermato che vuole sviluppare una politica dello sport in tal senso.
In merito al centro sportivo Carraro, il Dirigente Mario Almasio ha esposto la situazione in modo semplice e chiaro, anticipando anche alcune domande che gli sono state rivolte. Il quadro presentato è il seguente:

1 – si prevede che i lavori attualmente in corso termineranno a giugno;
2 – il palazzetto, a seguito dell’incendio del novembre 2020, è in pessimo stato e sono stati stanziati 800.000 € per ristrutturarlo (nell’ultimo incontro con la commissione Sport del Comune, nella scorsa primavera, avevamo chiesto all’Ing. Balducci se l’incendio del novembre 2020 avesse danneggiato le strutture. L’ing. Balducci disse che non era da escludere e che sarebbe stata effettuata una perizia tecnica);
3 – considerato che si deve fare una gara d’appalto dei lavori per riqualificare il palazzetto, il parere del dott. Almasio è che non si potrà parlare di un suo utilizzo neppure nella stagione 2023-2024;
4 – Non si sa quando sarà il secondo lotto dei lavori, con palazzetto e altro;
5 – sulla possibilità di utilizzo del centro sportivo durante i lavori del secondo lotto, Almasio ha affermato che si potrebbe fare separando bene luoghi dei lavori e luoghi di attività sportiva;
6 – In merito alla gestione, Almasio ha comunicato che, essendo il Carraro un grande centro sportivo che potrebbe dare utili, si dovrebbe ricorrere a un bando europeo.

Durante l’esposizione sono sorte numerose perplessità e le comunicazioni del dott. Almasio hanno delineato ombre e rischi notevoli che esponiamo di seguito:

– non è certo che si possa ricominciare l’attività sportiva al termine dei lavori in atto (giugno 2022) e neppure a settembre per il fatto che i tempi di una gara per l’appalto della gestione rischiano di essere lunghi e gravati da ricorsi;
– non c’è la certezza che con i lavori in alcuni settori del centro sportivo venga concesso di svolgere attività nelle strutture riqualificate, seppur ben separate dalle zone di lavoro;
– qualora si trovasse un gestore in tempi rapidi, accetterebbe di gestire il Carraro con un’attività parziale? Se si dovrebbe essere un mecenate.
– Non si hanno tempi certi per il ripristino di tutto il centro sportivo;
– E’ contraddittorio affermare che il Carraro ha una primaria funzione sociale, che è un presidio sul territorio e poi metterlo a bando perché deve creare profitto;
– E’ forte il rischio che, anche in questo caso e nonostante le dichiarazioni degli Amministratori presenti, il profitto prevalga sulla funzione sociale.

Il quadro è preoccupante ed è evidente che se non ci sarà la ferma volontà di svolgere una politica sociale attraverso lo sport da parte dell’Amministrazione, il Carraro, il più importante presidio sociale del territorio, potrebbe tornare ai cittadini fra due o forse tre anni e con un ruolo ben diverso da quello auspicato.
Se si vuole che esso torni ad assolvere la funzione che tutti gli hanno riconosciuto, le più che condivisibili dichiarazioni degli assessori Riva e Genovese e del Presidente di Municipio devono essere suffragate da una concreta volontà politica che sciolga, in tempi brevi, i seri nodi emersi.
Come è stato detto nel dibattito in uno scambio con l’Assessore Riva, la politica è l’arte della governo della “res publica” finalizzata al bene comune.
Da parte delle società sportive c’è tutta la disponibilità a collaborare e ad attivarsi con i cittadini per ottenere nei tempi più brevi possibile il ritorno del Carraro come luogo di vita sociale, sportiva, ricreativa e culturale di tutti e dei giovani in particolare.

18 febbraio 2022
Per le società di
Ritorno al Carraro
Luciano Bagoli, Paolo Dragoni, Roberto Innocenti, Nino Titone