Milano in comune - Sinistra e costituzione

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Estratto dalla bozza del verbale della seduta del Consiglio Comunale [Piazza San Fedele, Bilancio di previsione, consumo di suolo, ATM, disparità sociali]

CONSIGLIERE RIZZO: Come si evince dalla mia età, io è da tanti anni che sono in questo Consiglio comunale e non finisco mai di imparare però, perché capitano cose che non avevo visto in più di trent’anni in Consiglio. Mi spiego. Io ho seguito molto la questione di questo palazzo che abbiamo di rimpetto in piazza San Fedele. È un palazzo nel quale interviene uno dei nuovi operatori che sembrano essere diventati padroni della città. Avevo chiesto di essere informato prima che si concludessero questi atti sulle decisioni che si volevano prendere e non è successo.
Ho letto sui giornali che è stata votata una delibera di Giunta che permette la chiusura sia di quella che era considerata una piazza interna diciamo, a servitù, quella che c’è da piazza San Fedele che va verso la Galleria, e anche il passaggio che c’era di servizio, di pubblico transito, dell’area a fianco.
Ho letto la delibera e nella delibera si dice che la Commissione per il paesaggio aveva espresso un parere contrario alla chiusura non della parte interna, ma del passaggio, stessa posizione assunta dalla Sovrintendenza che diceva che quel passaggio doveva essere mantenuto. La delibera invece toglie l’una cosa e l’altra, e già questo è un problema.
Si parla di aver assunto un parere della Commissione Urbanistica, cosa che non c’è stata perché quando ne abbiamo discusso io non mi ricordo che abbiamo votato nessun parere favorevole su questa operazione.
Dopodiché chiedo allora gli atti – e devo dire che ringrazio sempre la Segreteria per averli messi a disposizione – e mi accorgo di questo: nella Giunta del 24 gennaio era arrivata una delibera che prevedeva: “preso atto, per quanto concerne la chiusura del passaggio di collegamento da via Foscolo e piazza San Fedele e la trasformazione dello stesso a uso privato, dei pareri critici e prescrittivi espressi dalla Sovrintendenza e dalla Commissione per il paesaggio, ritiene” – la Giunta comunale è il soggetto – “di mantenere l’asservimento di uso pubblico dell’area denominata “Galleria urbana” di 137 metri quadri”. Nella Giunta del 24 questa delibera non viene discussa, viene ritirata. Il 31, una settimana dopo, c’è una nuova delibera che invece viene approvata, che dice: “delibera di rinunciare alla servitù di pubblico transito dell’area di 137 metri quadri denominata “Galleria urbana privata”.”. Che cosa è successo in questa settimana? Perché le stesse persone una settimana prima avevano detto di accogliere i pareri della Sovrintendenza e della Commissione per il paesaggio e la settimana dopo si fa il contrario? Uno può dire che sono stati gli uffici, ma non è così perché la delibera è firmata dall’Assessore.
Io mi sono rivolto – scusatemi ma lo devo fare perché in trent’anni non mi era mai capitata una cosa del genere, cioè che entra una delibera che dice alcune cose e poi ne viene fuori un’altra firmata dalle stesse persone a distanza di una settimana; non lo so, forse magari alcuni Assessori che sono qui non l’hanno guardata con attenzione, però uno è lì per quello – sono stato costretto e ho scritto oggi al Comitato per la legalità per verificare la correttezza di tutti questi atti.
Sono stupefatto di fronte al fatto che davvero esistono ancora i padroni della città, cioè esiste qualcuno che ottiene tutto quello che vuole, anche riuscendo a convincere in una settimana su un provvedimento che prima andava bene e poi viene cambiato e si fa un’ulteriore delibera di Giunta. Non so cosa dire più di questo, non ho mai visto una cosa del genere e spero che ci siano delle buone ragioni per questa decisione. Grazie.

[…]

CONSIGLIERA BEDORI [M5S]: Grazie, Presidente. L’intervento di Basilio Rizzo lascia alquanto basiti perché scoprire che parte della Giunta, nonostante pareri contrari sia della Sovrintendenza che della Commissione per il paesaggio, possa dare a un operatore privato una parte consistente della città e soprattutto una parte che è dei cittadini milanesi… Qualche tempo fa, prima di Natale, ho letto, Presidente, che c’era una conferenza stampa. Io non metto in dubbio che l’operazione “Pirellino 39” sia stata un’operazione del tutto produttiva, positiva per il Comune di Milano; il rialzo ha fatto sì che l’operatore abbia comprato dal Comune un palazzo da rimettere a posto. Ma la cosa che mi sconvolge ancora… Dopo che ho letto la notizia, infatti, sono andata a sentire la conferenza stampa qua a Palazzo Marino di questo operatore che raccontava che cosa stava avvenendo su questo edificio che non era più di proprietà comunale, quindi sono rimasta anche lì allibita per il fatto che un operatore privato venga a raccontare quello che sta facendo su una sua struttura all’interno del Comune. Mi piacerebbe, Presidente, che queste corsie preferenziali non ci fossero per nessun operatore e che tutti gli operatori, se devono presentare un progetto, lo presentino al di fuori delle istituzioni, non certo con l’assessore Maran e l’assessore Tasca che erano presenti in conferenza stampa. Grazie.

[…]

CONSIGLIERE RIZZO: Grazie Presidente. Partirò con una nota di nostalgia: ho nostalgia del momento in cui si discuteva di Bilancio preventivo ed era schierata tutta la Giunta, c’era il Sindaco che faceva l’introduzione e si coglieva, della discussione sul Bilancio, il respiro politico degli orientamenti che l’Amministrazione voleva portare avanti. Devo dire che in questa discussione questi contenuti non ci sono stati, si è sforzato adesso il consigliere Conte a indicare alcuni problemi. Su una logica ragionieristica con la quale si affronta la discussione sul Bilancio l’assessore Tasca non ha eguali, quindi non avrei niente da dire sulle cose che ha detto l’assessore Tasca, è stato bravissimo, ci ha spiegato come ha operato, sono cose che condivido, ne sottolineo alcune che sono importanti: ci ha invitato e ha rivendicato attenzione nei confronti del Governo e degli enti locali, ha rivendicato che ci fosse attenzione da parte del Governo nei confronti degli enti locali, soprattutto per gli enti virtuosi, è una cosa giustissima, ha sottolineato lo sforzo per il mantenimento dei servizi offerti, anche questa è una cosa molto importante che ho apprezzato, ho apprezzato molto anche la riflessione sulla valorizzazione dei dipendenti pubblici, che spesso sono bistrattati, spesso sono non considerati, questa è un’altra sottolineatura di un certo rilievo, anche se, se mi posso permettere, oltre alle parole ci vorrebbero anche dei fatti che passano attraverso un rapporto migliore nei confronti delle organizzazioni sindacali della rappresentanza dei lavoratori, perché credo che questo aiuti ad un miglioramento. Ho apprezzato anche una riflessione sul ruolo delle nostre partecipate. Qui mi permetto di dire che l’Assessore forse deve ringraziare quelli che si sono fortemente battuti perché non diminuisse, nel Comune, la quota all’interno delle partecipate, se oggi otteniamo questi risultati, perché uno dei primi provvedimenti sembrava fosse quella di una discesa da parte delle nostre azioni, qui, Assessore, proprio nella sua competenza sulle partecipate, mi permetto di dire: le nostre partecipate devono stare attente a non seguire una logica da holding finanziarie. Mentre capisco l’offensiva di A2A su altri territori, ma quando partecipiamo, conquistiamo il ruolo di gestione, di collaborazione su altri territori, non ho capito, se sono vere le cose che ho letto, questi piccoli acquisti di quote azionarie di altre società, che non contano dove non conta il Governo, che sembrano solo operazioni finanziarie, non credo che possiamo mettere le nostre partecipate in una natura di questo tipo. Quando si compra il 4 per cento di una società nella quale non si può ottenere il Governo, mi sembra che si facciano operazioni di partecipazione che non servono. Mi sono troppo perso su questo, non voglio perdere altro tempo, lo volevo segnalare perché come al solito non discutiamo di questi temi quando avvengono.
Trasporto pubblico. L’Assessore sa che non condivido la sua logica con la quale interviene sul trasporto pubblico, penso che se i cittadini di Milano pagano di più, pagano ben al di sopra di quella che è una quota che è identificata come quella sotto la quale non si può andare, non sia giusto aumentare le tariffe, questa è una mia convinzione di fondo e mi fa paura il pericolo che l’Assessore ci ha manifestato per quanto riguarda i prossimi canoni di disponibilità per i prossimi anni, perché sono le stesse cose che disse, in uno dei suoli ultimi bilanci, l’Assessore nella passata Giunta, prima o poi ci siamo arrivati. I nostri funzionari, che sono bravi e solerti, ci avevano avvertito: “Se andiamo avanti così arriveremo all’aumento delle tariffe”. È stato vero, come si sta manifestando in questi giorni. Quello che mi è mancato, Assessore – forse lei nella replica mi aiuterà – è di fare un Bilancio sociale nella nostra città. Lei spesso ci dice che non è compito del Comune quello d’intervenire sulla ridistribuzione sociale, ma è compito del Comune stare su chi governa.
Avvertiamo o non avvertiamo questa diseguaglianza profonda che non si sta componendo, ma si sta accentuando tra settori popolari della nostra città? Questa situazione straordinaria che cosa mettiamo in campo per ottenerla? Forse non toccava all’Assessore al Bilancio, ma toccava al Sindaco dirlo, ecco perché dico che ho nostalgia di quando le discussioni sul Bilancio partivano sulla sorta di rapporto alla città, il Sindaco che propone un nuovo Bilancio per la propria città. Ditemi come interveniamo per cogliere questo disagio, questo fatto che c’è un arricchimento progressivo di alcuni ceti della nostra città, molto al di sopra di quella che è la crescita di altri settori della città. Il collega Conte ha toccato questo discorso, l’ho apprezzato, però voglio vedere che cosa facciamo. Sembra che abbiamo presente questo, ma che, poi, al momento buono ci preoccupiamo solo di quei settori. Anche il discorso che mi sono permesso di fare prima, circa un importante operatore immobiliare della città, mi sembra che ci preoccupiamo più di accontentare lui che non di accontentare il resto della città.
Seconda questione: mutamenti climatici. Abbiamo detto che siamo in una situazione straordinaria, dal punto di vista dei problemi dell’ambiente, della necessità della rigenerazione delle nostre città, della nostra attenzione su questi problemi, non ho sentito una parola in questa relazione, che cosa stiamo facendo? Che cosa possiamo fare? Sono sicuro che ci sia una buona volontà, però se noi, in un momento come questo, non troviamo il messaggio di dire: “Troviamo risorse straordinarie su questo terreno”, non diamo quella spinta che è necessaria per far crescere ancora di più la nostra città e il nostro ruolo.
Un’ultima annotazione. Sempre il collega Conte ha detto che Milano sta vivendo delle stagioni d’oro, è vero. Uno può dire: “Siamo fortunati a gestire queste stagioni”, chi ne beneficia di più? Questo dividendo di queste stagioni d’oro realmente va a ridurre i dislivelli sociali che ci sono o succede il contrario? L’ultima cosa che voglio dire è: se questa stagione d’oro ha, come suo punto di partenza, l’EXPO e il suo sviluppo, possiamo dimenticarci che nel momento dell’EXPO, al di là dei bilanci che ci dicono che sono in pareggio, è arrivato qualche miliardo di risorse pubbliche nazionali nella nostra città? Se questo miliardo in più nella nostra città ha portato a questa ricchezza, questo miliardo lo dobbiamo distribuire, dobbiamo trovare il modo che si ridistribuisca in modo più equo proprio perché non si può trattare tutti allo stesso modo? Questa mi sembra la scommessa di quest’ultimo Bilancio che, purtroppo, all’interno di cose che ho condiviso e che condivido, dell’intervento dell’Assessore, non ho visto, con quella forza e con quella necessità di dare una svolta che pensavo fosse necessaria. Grazie.

[…]

CONSIGLIERA BEDORI [M5S]: Grazie Presidente. È già intervenuto, per il mio Gruppo, Gianluca Corrado, quindi era solo una precisazione sull’intervento del consigliere Conte. Mi sono un po’ stancata di sentire questa narrazione del non consumo di suolo dello 0,006. L’assessore Maran e il consigliere Conte possono raccontare quello che vogliono, ma la realtà è che Milano ha consumato 11 ettari e mezzo di territorio e se andiamo a guardare gli oneri di urbanizzazione i 190 milioni di oneri di urbanizzazione non vengono da riqualificazioni di palazzi, arrivano soprattutto dal consumo di suolo, ne abbiamo esempi: Cascina Merlata e tante altre situazioni.
Volevo solo precisare questa cosa perché, ogni volta, su questo c’è sempre la difesa a spada tratta. Sono stata seduta e ho ascoltato tutti gli interventi, ha ragione il consigliere Rizzo: se decretiamo l’emergenza climatica ambientale vorrei vedere nel Bilancio qualcosa in più per far capire che stiamo agendo in quella direzione. Altre assurdità del consigliere De Pasquale, che ha detto: “Abbassiamo la tassa di soggiorno”. Scusate, i servizi di Milano, quando arrivano i turisti e trovano la città bella apparecchiata, chi li paga quei servizi se non noi milanesi? Altra cosa assurda di abbassare la tassa di soggiorno. Volevo semplicemente dire questo. La questione ambientale non è una cosa da sottovalutare. Abbiamo decretato e vorremmo vedere soldi stanziati per la salute dei cittadini, che dovrebbe essere la priorità di quest’Amministrazione perché a cascata, poi, arriva tutto il resto. Grazie.


Le videoregistrazioni integrali delle sedute del Consiglio Comunale sono disponibili dal 4/9/2014 sulla pagina Video Assemblea del sito del Comune di Milano.