[…] Presidente, dico a lei e ai colleghi, quante volte mi avete sentito parlare in passato, nei mesi scorsi, sull’audit e sui tanti audit che si facevano da parte dell’Amministrazione comunale? Moltissime. Credevo di essere il solo a occuparmi di questo. Ho letto, però, il documento, la relazione del Comitato Colombo, quello per la legalità. Magari non tutti i colleghi li hanno letti, io ne ho già parlato in sede di Commissione Antimafia, quindi ve le leggo perché bastano da sole. “Con riferimento alla Direzione Audit, il Comitato continua a non ricevere notizie con reali contenuti da parte della stessa, sulla cui utilità, a questo punto, si sospende ogni valutazione, dovendola rinviare a chi, con l’audit, riesce ad avere un’interlocuzione che dia conto degli esiti delle verifiche. La mancanza di un flusso informativo sui contenuti da parte dell’audit è ritenuta grave e si presenta disallineata alle canoniche norme di trasparente rapporto tra la funzione di controllo per antonomasia e il Comitato di legalità.”
Che cosa si deve dire di più per ottenere che, finalmente, i tanti audit promessi siano resi noti delle conclusioni ai Consiglieri comunali? Ne approfitto, non so più che cosa dire, oltre queste parole non ce ne sono da dire. Siccome io penso che l’Amministrazione si debba in qualche modo tutelare o adeguare (non so come dire), se sono state dette delle cose ingiuste, deve difendere il lavoro che ha fatto operando su questo terreno. Se non c’è nessuna reazione, vuol dire che le cose sono accettate dall’Amministrazione e siamo noi a dover rivendicare l’inadempienza totale dell’Amministrazione a intervenire su queste tematiche.
Colgo l’occasione di questi problemi dell’anticorruzione per dire che una delle norme previste dalla legge per quanto riguarda l’anticorruzione è prevedere la rotazione, a partire dai dirigenti, di incarichi che toccano questioni rilevanti dal punto di vista dell’attività amministrativa. Oggi mi sembra che si sia conclusa (io ho atteso) una fase di riorganizzazione della macchina comunale. Io sono a chiedere, signor Presidente, a chi di dovere di darmi un elenco numerico delle rotazioni che sono avvenute degli incarichi delicati, così come si interveniva sull’anticorruzione, che non dia delle medie statistiche perché nelle medie statistiche si può dire “Io ho fatto delle rotazioni”, poi, magari, c’è qualcuno che non ha mai ruotato negli ultimi quindici, venti anni, le rotazioni ad personam, se uno ha ruotato o no, e quante rotazioni ci sono state perché questa mi sembra che sia una delle norme di prevenzione che noi dobbiamo portare avanti.
Nel minuto e mezzo che mi resta volevo annunciarle, signor Presidente, che io non ho ancora deciso se parteciperò alla riunione dei Capigruppo sulla questione dello stadio perché io ogni giorno che passa mi sento preso in giro e considerato zero dal fatto che quotidianamente i giornali portano dichiarazione delle società. Sembrano quasi dell’ufficio stampa delle società perché questo è ormai diventato il costume con il quale è affrontata la questione. Le società dicono quello che vogliono e fanno uscire sui giornali quello che vogliono che noi di trasparenza non sappiamo nulla.
Io, per venire a sentir dire le cose che ho già letto sui giornali, non vengo! Se leggo sui giornali che, addirittura, i signori delle società dicono che non ci daranno i disegni perché sono riservati all’evento del 23 o 24 settembre, io, a maggior ragione, non mi sento di venire.
Io, pertanto, signor Presidente, le chiedo di tutelarci. So che c’è stato l’incontro da parte delle società, ma non so con chi. So che sui giornali si legge che il Comune ha chiesto ulteriori informazioni, ma noi quando verremo informati di queste questioni? Ho avuto i documenti secretati, dicendo che ci sono delle leggi che consentono di essere secretati, allora tutti rispettiamo quella regola! Io non vedo, non, come dico, il bigino dei problemi dello stadio di San Siro, bensì il testo istituzionale del progetto delle società che la legge prevede, credo di essere violato nei miei diritti! Non vorrei essere costretto, come sempre, a dover ricorrere ad altri organismi per vedere riconosciuti dei diritti che forse l’Amministrazione mi dovrebbe riconoscere con il suo comportamento. […]
16/9/2019