Milano in comune - Sinistra e costituzione

AMBIENTE

Estratto dall’INTEVENTO AI SENSI DELL’ART. 21 (Milano Next, esondazioni e inquinamento del Seveso)

[…] Dirò due – tre cose sulle questioni che sono state poste e poi c’è una cosa che voglio segnalare ai sensi dell’articolo 21 alla città.
La prima è che, a differenza di quello che pensa il Consigliere Forte, io penso che Milano abbia bisogno ancora di tanto manipulitismo, altro che dirlo in una chiave negativa, dobbiamo dirlo una chiave positiva perché c’è bisogno di fare pulizia su tutta una serie di questioni che ci sono nella nostra società più che nella nostra Città.
La seconda è che per quanto riguarda lo stadio e l’altra vicenda di Milan Next […] ho detto nelle sedi in cui potevo dirlo, Istituzioni, quello che pensavo, sto pensando che bisogna operare in un altro modo perché non mi pare che ci sia il rispetto delle regole e quindi sto facendo studiare ma non voglio approfondirlo qui, l’eventualità di trovare una soluzione, anche dal punto di vista giuridico, per questa opacità che c’è su questa vicenda che stiamo vedendo.
Le cose che invece volevo segnalare. Mi aspettavo che altri Consiglieri intervenissero prima di me su questo, la questione delle esondazioni del Seveso, che mi pare che sia notizia di questi giorni, di quello che è accaduto. Io la metterò così, se una città come Milano è riuscita a fare l’Expo, con tutte le difficoltà che c’erano, è impossibile accettare che non sia in grado di risolvere il problema di una porzione significativa della sua popolazione. Non si può accettare e non si può accettare soprattutto che questa questione venga trascinata nel tempo magari fino a portare alla solita logica delle grandi opere che non risolvono i problemi invece di affrontarli in una chiave che ho letto anche oggi i comitati stanno riproponendo, che è quella prima di tutto di risolvere il problema dell’inquinamento del Seveso. L’inquinamento del Seveso impedisce la possibilità di utilizzare quelle acque nel modo tradizionale e naturale di andare nei bacini, quindi poi essere portato per esempio al Ticino ed essere smaltito come acqua, invece che venga raccolta.
La seconda questione è che ci sono altre soluzioni che sono quelle di piccoli invasi e non la grande opera che in qualche modo configge anche con le richieste, finalmente, anche delle associazioni ambientaliste, anche quelle più – tra virgolette – generosamente governative che ci sono nella nostra Città, perché ci si è resi conto che non funziona. Lo stesso Sindaco, che non è della nostra parte, della città di Bresso, credo che sia Bresso, non è convinto della soluzione che è stata proposta.
Il problema è che se noi facciamo incancrenire un problema per poi arrivare alla solita operazione delle grandi opere che non risolve il problema ma che mettono in moto tanti meccanismi di attività e quindi di interessi, non risolveremo mai il problema delle esondazioni del Seveso e a furia di andare avanti così credo che si determinerà una insoddisfazione da parte dei cittadini alla quale bisognerà dare una risposta.
Io chiedo alla nostra Amministrazione, d’intesa con gli altri enti che se ne devono occupare, di pensare a delle soluzioni effettivamente realizzabili, ci diamo una scadenza e chiamiamo ad essere giudicati, nel nostro compito di amministratori, della soluzione o meno di questo problema, sapendo che Milano ha dimostrato una delle cose positive di Expo, ha dimostrato che quando si vuole una cosa la si fa. Noi dobbiamo dimostrare che vogliamo risolvere dei problemi dei nostri concittadini operando nel modo migliore per raggiungere questo obiettivo. […]
9/9/2019