[…] Ci sono tante questioni di cui vorrei parlare, quindi cercherò di essere lapidario e di toccarle tutte. La prima è quella del documento del Comitato per la legalità. Io avevo chiesto ai Capigruppo che ci fosse una riunione. Mi risulta che il collega Gentili, che me l’ha detto adesso e lo ringrazio, è convinto di farla. Io pongo un problema. Avendo letto, qui non è solo un problema… è un problema anche di nostro funzionamento. Di tutti gli audit che abbiamo chiesto, nel documento c’è scritto che loro non sanno nulla delle conclusioni. E noi? Quanti ne sono stati promessi? Quante volte me l’avete sentito dire? Abbiamo assunto una persona per fare la filosofia dell’audit, questo sì, però di risultati pratici non ne abbiamo avuto uno. Questa cosa non è che può andare avanti in eterno, qualcosa deve succedere, quindi io ripropongo, e lo riproporrò continuamente, di avere una risposta relativa agli audit promessi. Per quanto riguarda l’ATM addirittura sono stati promessi fulmini, di tutto si è detto, tant’è che io mi sono permesso di dire che stiamo facendo fare al nostro direttore la figura di Capitan Fracassa, mi pare che ha detto “toglieremo loro la pelle”. Io non ho saputo niente di quello che è successo, nessuno ha riferito. Nel frattempo mi pare che vadano avanti i rapporti con alcune delle società che sono coinvolte in quell’inchiesta.
Seconda questione, il Piccolo Teatro. Stanno accadendo delle cose incredibili. L’unica cosa saggia che si doveva fare era valutare il merito dei curricula e questa cosa non è stata fatta, si è fatta un’altra cosa. Ognuno si è intestato questo o quel candidato e ha fatto una battaglia politica su questo, magari anche sbagliando persona, così sono state definite di Destra le persone di Sinistra e magari le persone di Sinistra sono state definite di Destra a seconda di chi era il padrino. Questa cosa è una vergogna per la Città. Io ho sentito il collega D’Alfonso, io non so se bisogna prolungare, io credo che bisogna fare una cosa semplice: affermare che in quell’incarico vinca il merito; uno legge i curricula e, quasi come un computer, capisca qual è la persona migliore per capacità, per pregresso del proprio lavoro. Questa cosa non esiste. Facciamo un concorso internazionale su questo!
Terza questione, il CPR. Io mi sono permesso di chiedere, perché sono consapevole che questa scelta determinerà dei problemi nella nostra Città, se qualcuno ne sapeva qualcosa nella nostra Amministrazione, non dirò a chi mi sono rivolto. Mi è stato detto di no. Poi oggi leggo sui giornali che invece è già stata presa una decisione. Devo dedurre che Il Comune di Milano non è intervenuto su questa questione. Abbiamo fatto ventimila Commissioni in questi tempi, tutte interessanti, però che non riguardavano spesso le cose più vissute, i problemi più forti che ci sono nella nostra Città. È possibile che noi andiamo incontro a una soluzione come quella della riproduzione dei CPR che tanti guai hanno prodotto dal punto di vista sociale e contro i quali tutti siamo insorti, almeno tutti di una certa parte siamo insorti? Ora se esulta il mio ex collega De Corato non mi meraviglio, mi meraviglio che non ci sia una reazione da parte di chi ha proposto un diverso modello su questa questione. Aspetto che ci sia perché sennò vuol dire che noi siamo parolai e non veniamo perdonati quando siamo parolai.
Ultime due questioni e ho finito. Starò nel tempo, dico solo i titoli perché da adesso in poi queste due cose le dirò ogni volta. Abbiamo deciso che c’è il Garante del verde, del territorio e così via, tutti si sono espressi a favore. L’assessore Maran ha detto delle cose importantissime ieri. Consigliere De Chirico, molti non mettono a posto gli immobili perché aspettano che si applichi quella regola regionale, per cui gli danno cinque anni in più. È questa la sostanza, è una cosa che capiscono anche i bambini. Quindi siamo seri su questa questione, il Garante del verde lo dobbiamo fare. Così come io mi sono sentito inorgoglito quando ho sentito che il Ministro Speranza vuole fare un garante, una figura che tuteli gli anziani. Io l’avevo detto qui in Consiglio, l’abbiamo votato. Non si è fatto nulla. Da adesso in poi io questi due casi li citerò in ogni articolo 21. […]
PRESIDENTE BERTOLÉ: La parola all’assessore Del Corno, prego.
ASSESSORE DEL CORNO: Grazie Presidente. […] Sul tema del Piccolo Teatro, ringrazio i consiglieri D’Alfonso e Rizzo, richiamo – però – tre fatti che non sono stati evidenziati e che sono reali e concreti: il primo è che il direttore del Piccolo Teatro viene nominato, per Statuto, con atto di decreto del Ministro, per i beni e le attività culturali, su segnalazione del Consiglio di Amministrazione del Piccolo Teatro, quindi l’atto di nomina è un atto che pertiene alle prerogative del Ministro; il Consiglio di Amministrazione, presieduto dal dottor Salvatore Carruba, ha agito in questi mesi per favorire l’atto di nomina. La procedura è stata non solo trasparente, ma molto efficace, proprio nella direzione che indicava il consigliere Rizzo. Cosa ci chiede Rizzo?
Merito. Chi sono i cinque candidati che il Consiglio di Amministratore del Piccolo ha selezionato e poi ha audito? Rosanno Purchia, sovraintendente uscente di uno dei più importanti Teatri del mondo, il Teatro San Carlo di Napoli; Antonio Calvi, sovraintendente dell’Istituto nazionale del dramma antico, la più importante istituzione teatrale del Paese, dedicata al teatro classico; Marco Giorgetti, il direttore del Teatro nazionale della Toscana, uno dei Teatri nazionali d’Italia tra i più importanti; Claudio Longhi, direttore della Fondazione Emilia Romagna Teatro, oggettivamente il più importante Teatro nazionale che abbiamo nel nostro Paese; e Filippo Fonsatti, il direttore generale del Teatro Stabile di Torino, nella classifica se la gioca con l’Emilia Romagna Teatro. Abbiamo avuto cinque candidature eccellenti di professionisti di straordinaria qualità che sono stati selezionati solo ed esclusivamente sulla base del merito dei loro curricula. Sono stati auditi dal Consiglio di Amministrazione, hanno presentato un progetto, ma poi è intervenuto un fatto che bisogna richiamare, altrimenti non diciamo la verità, cioè che vi sono due membri del Consiglio di Amministrazione che costantemente disertano le convocazioni del Consiglio stesso, che sono espressione di uno dei soci della Fondazione Piccolo Teatro, in particolare di Regione Lombardia e che impediscono, di fatto, il lavoro successivo alla scrematura di questi curricula di così alto livello. Questa fase di stallo è tanto evidente per il fatto che uno di questi cinque eccellenti candidati, la dottoressa Rosanna Purchia, è stata nominata commissaria del Teatro Regio di Torino, e dopo la Scala è il più importante Teatro lirico d’Italia. Nella fase di stallo che si era generata, una tale professionalità era assolutamente necessario che venisse richiamata ad assolvere un compito importantissimo come quello di svolgere la funzione di commissario in un teatro lirico di tale importanza che richiedeva la necessità di un commissario. Ci fosse stata prima la nomina, forse, avremmo la possibilità di avere Rosanna Purchia, straordinaria professionista, sovraintendente uscente del Teatro San Carlo di Napoli. La situazione che va descritta è questa, ma con onestà e con serietà. Fino a che una componente del Consiglio di Amministrazione diserterà le convocazioni, sarà impossibile procedere nella valutazione del merito dei curricula che, grazie alla procedura seguita dal Presidente Carruba, ha permesso che al Piccolo Teatro venissero candidati cinque tra i migliori professionisti nel campo della direzione di Teatri che ci sono in Italia, e lo testimoniano non solo i loro curricula, ma le cariche che al momento ricoprono e di fatto li vedono ai vertici delle più importanti istituzioni teatrali del nostro Paese. Credo che le parole di verità vadano dette e formulare forse un auspicio, che mi auguro il Consiglio comunale voglia raccogliere, affinché i membri del Consiglio di Amministrazione, designati da Regione Lombardia, finalmente non disertino più le convocazioni del Presidente, dottor Carruba, uomo di straordinaria qualità intellettuale e di grande esperienza politica, ricordo che è stato un eccellente Assessore alla Cultura delle due Giunte Albertini e cessando questa diserzione delle convocazioni venga finalmente sviluppata l’analisi effettiva e concreta dei progetti presentati dai candidati dotati di questi curricula e si proceda alla segnalazione e alla proposta di un nome per la nomina da parte del Ministero per i Beni e le Attività Culturali.
Le videoregistrazioni integrali delle sedute del Consiglio Comunale sono disponibili dal 4/9/2014 sulla pagina Video Assemblea del sito del Comune di Milano.