Milano in comune - Sinistra e costituzione

AMBIENTE

Senza salute non c’è qualità della vita (Art. 42 della Costituzione); di F. Graziani

# Proposta di integrazione – F. Graziani Possibile Milano #

La disastrosa crisi Pandemica da Covid-Sars2, che ha colpito in particolare i ceti meno abbienti, mostra la necessità di cambiare radicalmente prospettiva. La speranza di vita sana (cioè senza malattie) è tendenzialmente diminuita di cinque anni per gli uomini e addirittura di dieci per la donne. L’anno peggiore per la mortalità, cresciuta del 10% rispetto all’anno precedente è stato prima il 2015 e ora il 2020. Per noi, l’aumento della povertà e il degrado del servizio sanitario pubblico sono due cause importanti, ma non le sole. Il resto è causato dal degrado ambientale. Abbiamo un criterio ispiratore: “La Repubblica tutela la salute come fondamentale diritto dell’individuo e interesse della collettività” art. 42.

Proponiamo

• l’intensificazione dei controlli sulle sostanze chimiche distribuite in agricoltura e nei cibi coi pesticidi, diffusi in ambiente dai processi di lavoro che utilizzano più di 100.000 sostanze chimiche e diffondono negli ambienti di vita gli inquinanti con i loro prodotti e i loro rifiuti
• L’eliminazione delle liste d’attesa per le analisi e gli interventi urgenti
• Il monitoraggio dei tumori di origine (metodo Occam) occupazionale. A Milano sono state censite più di 100 aziende con la presenza di rischi eccessivi di cancro; fra queste l’Alfa Romeo, e ben 43 aziende con rischio di mesotelioma da amianto. Con questo metodo è possibile controllare il carico di tutte le malattie che comportano un ricovero, e programmare quindi adeguati interventi. Da più anni ormai la Regione Lombardia, pur avendo assorbito nel suo programma sanitario il metodo OCCAM, lo tiene bloccato e di fatto ne impedisce l’utilizzo.
• Il piano Amianto regionale precisa gli interventi da effettuare per la eliminazione dell’amianto dai luoghi di vita e di lavoro. Esso è scaduto nel 2015, senza aver raggiunto l’obiettivo che si era posto, di eliminare completamente l’amianto dalla regione in concomitanza con l’Expo. Noi proponiamo la bonifica completa di tutti gli edifici scolastici, delle aziende sanitarie, dei centri universitari
• La bonifica delle aree dismesse industriali e le discariche abbandonate. In carenza di aree edificabili, a Milano si è aperta la corsa alle aree inquinate, per riutilizzarle, in specie per edifici abitativi e commerciali. La speculazione opera in spregio a qualsiasi precauzione per tutelare i cittadini che possono essere esposti agli inquinanti ivi depositati. Sarà nostro impegno realizzare un piano bonifiche che vincoli la possibilità di interventi su aree inquinate a regole precise e privilegi interventi con restituzione di dette aree alla fruizione pubblica, dopo la bonifica. Art. 44 della Costituzione: “…la legge impone obblighi e vincoli alla proprietà terriera privata …ed impone la bonifica delle terre…”
• L ‘inquinamento dell’aria uccide. Le polveri sottili sono all’origine di tumori e malattie gravi (lo denuncia l’Ocse). A Milano sono regolarmente superati i limiti consentiti. L’aria pulita è un diritto, un moderno diritto. Proponiamo: una drastica riduzione del traffico, il contrasto alla circolazione dei
• Suv e auto diesel. Una moderna metropoli come Milano al pari di quelle europee, deve incentivare lo sviluppo dell’auto elettrica e del trasporto urbano elettrico, ponendosi l’ambizioso obiettivo a partire dal 2020 di una riduzione costante della circolazione Suv e auto diesel e un piano che in tempi definiti imponga la modernizzazione degli impianti di riscaldamento e favorisca l’ impiego di energie rinnovabili.
• Esaminare accanto ad altre soluzioni urbanistiche, la creazione di una “città della scienza”, che inglobi Città Studi e i due ospedali l’Istituto dei Tumori, il neurologico Besta col progetto di trasformare l’area in una zona senza traffico.

Le elezioni di ottobre si svolgeranno in un periodo molto particolare per quanto riguarda i problemi della salute e della sanità. Tre elementi convergeranno a condizionare il futuro della sanità a Milano e nella Regione Lombardia:
1. Le conseguenze del Covid e della sua gestione con l’intreccio delle scelte nazionali, regionali e comunali;
2. L’imminente modifica della legge regionale 23 (legge Maroni);
3. Le opportunità offerte dai finanziamenti in arrivo dal PNRR disponibili sia a livello regionale sia a livello comunale in via diretta e indiretta.

Grazie alle raccomandazioni del Ministero della Salute (lettera AGENAS) e agli obiettivi del PNRR saranno con ogni probabilità riattivati i distretti sanitari, tradizionale luogo di confronto e di rappresentanza dei comuni fra territorio e strutture del Servizio (Sistema in Lombardia) Sanitario Regionale.
Inoltre l’enfasi posta sulla medicina di territorio con i finanziamenti per le Case di Comunità e gli Ospedali di Comunità (PRESST e POT nel dialetto della legge Maroni) creerà una estesa rete di strutture sanitarie sul territorio e quindi anche nel Comune di Milano e nella Città Metropolitana.
La nostra giunta comunale sarà attivamente presente nei distretti della Città di Milano e nella Città Metropolitana, proporrà un nuovo protagonismo delle strutture dei servizi sociali di sua competenza al fine si ripristinare quella rete integrata di servizi ai cittadini colpevolmente disarticolata dalle riforme del Servizio Sanitario in Lombardia nelle aree materno-infantile, psicosociale e dell’assistenza domiciliare.
Per il governo dell’insieme delle azioni di integrazione con il Sistema Sanitario Regionale la costituzione di un assessorato al Welfare comunale potrà rappresentare una adeguata ed efficace soluzione.